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INPS. Prescrizione contributi dipendenti pubblici, differimento al 2021 per i periodi entro il 2014
Care amiche, Cari amici,
torniamo sul complesso tema della prescrizione dei contributi dei dipendenti pubblici più volte affrontato (vedi nostre circolari prot. n. 36/2018, n. 211 e n. 216 del 2017, n. 18/2018) per segnalare che, con la circolare n. 122/2019 (vedi allegato) l’Inps ha recentemente fornito indicazioni in merito all’applicazione dell’art. 19 del decreto legge n. 4/2019 convertito nella legge n. 26/2019, norma che, pertanto, deve essere coordinata con le precedenti interpretazioni amministrative.
L’articolo 19 ha previsto che, per le gestioni previdenziali esclusive amministrate dall’Inps, il termine di prescrizione quinquennale dei contributi e dei relativi adempimenti non si applica fino al 31 dicembre 2021 per i periodi contributivi di competenza entro il 31 dicembre 2014.
In particolare l’Istituto ha precisato:
- l’elenco delle amministrazioni pubbliche di cui al d.lgs. n. 165/2001 che possono versare entro il 2021 i contributi riferiti alle Gestioni pubbliche (ex CPDEL, ex CPS, ex CPI, ex CPUG, ex CTPS) per i periodi di competenza entro il 2014;
- i datori di lavoro che non rientrano nella definizione di pubblica amministrazione secondo il d.lgs. 165/2001 e ai quali, pertanto, non è applicabile il differimento nel pagamento della contribuzione al 2021;
- l’esclusione del differimento per i contributi inerenti il Fondo pensioni lavoratori dipendenti (Fpld), i fondi esonerativi e sostitutivi dell’Assicurazione generale obbligatoria (Ago), i fondi per l’erogazione del Tfs/Tfr dei dipendenti pubblici (ex Inadel ed ex Enpas) in quanto non previsti dalla norma.