Ha preso avvio ieri, 5 giugno, il Confronto col Ministero per la mobilità interregionale e il mutamento di incarico dei dirigenti scolastici. L’Amministrazione ha presentato una bozza della nota da inviare agli Uffici scolastici regionali. In relazione al testo proposto, la CISL Scuola ha presentato alcune osservazioni, riservandosi di formalizzare a stretto giro alcune proposte con una specifica nota da inviare al Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione.
In particolare, la CISL Scuola ha chiesto che siano garantiti trasparenza e omogeneità di comportamento sul territorio nazionale, rendendo la nota del Ministero più stringente per quanto riguarda criteri e procedure da seguire sia per la mobilità, sia per i mutamenti di incarico.Per ciò che concerne la mobilità interregionale, l’Amministrazione ha precisato, come previsto dal DL 71/2024, che prima delle relative operazioni occorre disporre le immissioni in ruolo in esecuzione di provvedimenti giurisdizionali (24 situazioni) e dei cosiddetti “asteriscati” di cui al DL 198/2022 art. 5 c. 11 undecies (dovrebbero essere 28 casi).
Alla richiesta di utilizzare una piattaforma unica per la gestione dei movimenti, è stato chiarito che è nelle intenzioni dell’Amministrazione operare in tal senso, ma che probabilmente la piattaforma potrà essere disponibile solo il prossimo anno scolastico. La CISL Scuola ha ribadito la necessità che gli USR rendano pubblico l’elenco delle sedi in organico regionale, distinguendo chiaramente e senza possibilità di dubbio tra le sedi vacanti e quelle disponibili. Devono infatti essere rese disponibili per il movimento interregionale tutte le sedi vacanti, compreso il 50 per cento del contingente riservato al concorso ordinario.
Non si comprende poi perché il superamento dell’accantonamento sia stato limitato dal DL al 50 per cento, considerando che comunque i posti dovranno essere restituiti nel movimento del prossimo anno scolastico. La CISL Scuola ha chiesto inoltre che sia chiaramente indicata la possibilità di presentare domanda anche in pendenza di contratto, che i criteri di accoglimento delle domande siano comuni a tutti gli USR e che si provveda alla fase di scorrimento nel caso in cui si creino disponibilità per pensionamenti tardivi o altre motivazioni.
Rispetto ai mutamenti di incarico, la situazione è resa particolarmente delicata dagli effetti del dimensionamento e dal fatto che le Regioni hanno utilizzato terminologie diverse nelle relative delibere per definire situazioni che risultano invece omogenee. In particolare, ci si è soffermati sulla necessità di definire con chiarezza cosa si intenda per accorpamento e fusione e come debbano essere attribuiti gli incarichi dirigenziali.
Occorre inoltre comunque garantire la possibilità di partecipare alle fasi di mutamento di incarico anche per i dirigenti coinvolti nel dimensionamento e confermati nella propria sede. Sia su questo ultimo argomento che sulla mobilità interregionale la CISL Scuola formalizzerà nella giornata di domani alcune proposte al Ministero dell’istruzione e del merito.
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