«In tutta la sua storia, da quando è stata fondata nel lontano 1950 in poi, le due parole d’ordine del sindacato “bianco” sono sempre state “autonomia” dalla politica e dai partiti e centralità della “contrattazione”. A livello locale come a livello nazionale. Due tasselli che hanno accompagnato l’intera storia della Cisl e che ha permesso a questo sindacato popolare, democratico e riformista, di concentrare l’attenzione esclusivamente sui contenuti e sul merito delle questioni sul tappeto senza farsi abbagliare e condizionare dalle pregiudiziali politiche e di schieramento». Lo scrive in un articolo pubblicato su Huffpost Giorgio Merlo, giornalista con un passato di impegno politico come parlamentare dell’Ulivo e del Pd, già Vice Presidente della Commissione Vigilanza Rai.
Ne proponiamo la lettura perché inquadra le vicende sindacali italiane in un’ottica ben diversa dai cliché dominanti sui media, dove quasi sempre ci si affida a schematismi che nel tentativo di semplificare la realtà finiscono per distorcerla, evitando di approfondire le ragioni di un pluralismo sindacale che dal dopoguerra a oggi ha sempre caratterizzato il panorama della rappresentanza sociale in Italia.
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