Nuovi ordinamenti professionali ATA – Confronto al ministero

Nella mattinata di ieri si è concluso il confronto sui nuovi ordinamenti professionali per il personale ATA in applicazione del CCNL 2019/21, che da un lato ha previsto la creazione di una nuova area destinata agli Operatori Scolastici e dall’altro, grazie allo stanziamento di 36,9 milioni, consente di ampliare l’organico dei Funzionari E.Q.anche oltre il numero delle autonomie scolastiche.

Nel corso dell’incontro, il Ministero dell’istruzione e del merito ha comunicato alle OO.SS. la proposta per i nuovi organici del personale ATA per l’ anno scolastico 2026/27 prevedendo fino a 42.112 posti di operatore scolastico (derivanti dalla trasformazione di altrettanti posti da collaboratore scolastico) e fino a 899 nuove figure di Funzionario EQ (derivanti dalla trasformazione di altrettante posizioni di assistente amministrativo).Di conseguenza, le tabelle allegate al D.M.181/2016 (Regolamento recante la revisione dei criteri e dei parametri per la definizione delle dotazioni organiche del personale ATA) vengono opportunamente modificate. A tal proposito, ricordiamo che gli organici ATA, per precisa disposizione della legge di bilancio per il 2025, sconteranno, nell’anno scolastico 2026/27, una riduzione di 2.174 unità.
In particolare:- si prevede la presenza, come criterio generale, di un operatore scolastico per ognuno dei 42.112 punti di erogazione del servizio scolastico.- la figura di Funzionario EQ viene prevista per gli istituti di maggiore complessità sia del I che del II ciclo. Infatti, nel primo ciclo è prevista la trasformazione di un assistente amministrativo in funzionario negli istituti che prevedono almeno 1.600 alunni; nel secondo ciclo, è prevista la trasformazione di un assistente amminitrativo in funzionario negli istituti con almeno 1.200 alunni. Un posto di Funzionario è previsto inoltre nei CPIA e nei Convitti più grandi.

La Cisl scuola, apprezzando il lavoro realizzato dagli uffici soprattutto per avere un numero di Funzionari più alto possibile,  ha chiesto l’attivazione immediata di un tavolo tecnico per predisporre tutti i successivi passaggi (ripartizione dei contingenti, procedure valutative di progressione che tengano conto di coloro che sono già nelle graduatorie del 2024 , tabelle punteggi, titoli di accesso). Questo per mettere a frutto il tempo che sarà necessario  alla emanazione del decreto che deve avere il concerto anche del ministro dell’economia e della funzione pubblica oltre al tradizionale passaggio in Conferenza Unificata.

A margine dell’incontro, l’Amministrazione ha  informato le OO.SS. della procedura di infrazione sull’abuso dei contratti a termine del personale ATA cui il nostro Paese è esposto in ambito europeo.  L’amministrazione sta quindi valutando la possibilità di intervenire sull’attuale sistema di reclutamento del personale ATA (graduatorie 24 mesi) sostituendolo con un sistema di concorsi triennali, accompagnato da una fase transitoria per tutela del personale già inserito nella stessa graduatoria.

La Cisl scuola, nel proprio intervento, manifestando la assoluta  contrarietà ad interventi estemporanei su un sistema di reclutamento che nel tempo si è dimostrato efficace ha richiamato l’Amministrazione a rimuovere la vera origine della reiterazione dei contratti a termine, cioè il limite del turn-over posto dalle legge alle assunzioni ATA.  Infatti, qualunque sia il sistema di reclutamento di cui l’amministrazione vorrà dotarsi, senza l’eliminazione di tale limite permarrà la necessità di ricorrere alle assunzioni a tempo determinato che, nel corrente anno a fronte di oltre 33.700 disponibilità in organico di diritto ha previsto l’assunzione a tempo indeterminato di solo 10.300 unità.
Infine, per quanto attiene alle posizioni economiche l’Amministrazione ci ha informato che, presumibilmente, le prove finali si terranno nella seconda metà del mese di novembre.