Si è svolto questa mattina al Ministero l’incontro di informazione sulla bozza di Regolamento per l’atteso concorso a Dirigente tecnico. Per l’Amministrazione sono intervenuti il Capo Dipartimento per la programmazione e la gestione delle risorse umane, finanziarie e strumentali, dott. Jacopo Greco, il Direttore Generale della Direzione generale per le risorse umane e finanziarie, dott.ssa Antonella Tozza, e il Dirigente dell’Ufficio I, Carlo Pisu.
Hanno preso parte all’incontro non solo i rappresentanti delle Organizzazioni Sindacali di comparto e di Area Istruzione e Ricerca ma anche di Funzione pubblica. I dirigenti tecnici, pur provenendo dal “mondo della scuola”, sono inquadrati in una specifica sezione nel ruolo dirigenziale di seconda fascia del Ministero. Questa particolarità determina una commistione di misure legate anche a quanto stabilito nelle “Linee guida per l’accesso alla Dirigenza pubblica”: è prevista, infatti, dopo il superamento del concorso, la frequenza di un corso di formazione presso la Scuola Nazionale dell’Amministrazione. La bozza di Regolamento è stata comunque formulata in relazione alle modifiche al decreto legislativo 297/94 introdotte dal decreto-legge 44/2023 (art. 5).
La bozza di Regolamento non è stata consegnata alle Organizzazioni Sindacali ma solo illustrata. Sarà inviata quanto prima al CSPI per il previsto parere. Dopo la pubblicazione del Regolamento, il cui iter è comunque piuttosto complesso, sarà possibile procedere con l’emanazione del bando per 146 posti.
La bozza di Regolamento prevede il superamento del reclutamento articolato per settori, per orientarsi invece verso una figura generalista, analogamente a quanto già avvenuto per i dirigenti scolastici e in coerenza con quanto anticipato nel recente “Atto di indirizzo” ministeriale sulle modalità di esercizio della funzione tecnico-ispettiva.
Potranno partecipare al concorso a Dirigente tecnico i dirigenti scolastici e il personale educativo e docente, in possesso dei titoli di studio di cui all’art. 420 del decreto legislativo 297/94. Per il personale educativo e docente saranno necessari almeno dieci anni di servizio e aver superato l’anno di prova. Gli anni di servizio saranno considerati conteggiando anche il pre-ruolo prestato in scuole statali.
È prevista una riserva del 10% dei posti per i Dirigenti tecnici che hanno svolto l’incarico a tempo determinato.
Il concorso è per titoli ed esami. Il punteggio attribuito ai titoli (distinti in culturali e di servizio) è limitato a complessivi 10 punti. Le commissioni esaminatrici disporranno di 210 punti, di cui max 70 da attribuire a ciascuna delle due prove scritte e max 60 da attribuire alla prova orale.
Le due prove scritte – che saranno definite dalla Commissione esaminatrice – sono una di natura teorica, l’altra consistente nella soluzione di un caso. In ciascuna delle due prove scritte sarà necessario acquisire almeno 49 punti. La prova orale consisterà di 7 quesiti e il punteggio minimo per il superamento della prova è di 42 punti. Il livello richiesto nella lingua inglese è B2.
Si procederà ad una prova preselettiva nel caso di domande di partecipazione pari a tre volte il numero dei posti a concorso. In tal caso saranno proposti 60 quesiti a risposta multipla. Tra i quesiti saranno inseriti anche item di ragionamento di logica verbale, oltre che relativi ad aspetti didattici, contabili, organizzativi, gestionali. Non è definito il “punteggio soglia” ma sarà ammesso alle successive fasi un numero di candidati pari a dieci volte il numero dei posti a concorso.
La Cisl Scuola, riservandosi di proporre osservazioni dopo aver ricevuto il testo della bozza di Regolamento, esprime comunque apprezzamento per il fatto che finalmente sia stato avviato il percorso che condurrà all’emanazione del bando.
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