Definito il CCNI sull’assistenza sanitaria integrativa. La CISL Scuola: coinvolga anche i supplenti fino al 30 giugno

Si è svolto lunedì 11 agosto l’incontro per il CCNI sull’assistenza sanitaria integrativa prevista dall’art.14, comma 6 del decreto-legge 25/2025. Le risorse disponibili ammontano a 65.000.000 di euro per ciascuno dei prossimi quattro anni. La legge prevede che il CCNI disciplini i criteri e le modalità di accesso alle prestazioni che l’assistenza integrativa consente di erogare.

Il Ministero, illustrando la bozza di CCNI, ha proposto di individuare quali destinatari della copertura sanitaria il personale assunto a tempo indeterminato e quello con contratto a tempo determinato di durata annuale. Da parte dell’Amministrazione è stata manifestata l’intenzione di reperire ulteriori risorse per estendere le coperture assicurative anche al personale con supplenza fino al termine delle attività. Interessati il personale docente, ivi compresi gli insegnanti IRC, il personale ATA e il personale educativo.

L’adesione all’assistenza sanitaria integrativa avverrà automaticamente, previa domanda degli interessati con le modalità che verranno in seguito precisate.

Nella individuazione delle prestazioni da garantire, il Ministero si è fatto assistere da uno dei broker di maggiore rilevanza a livello mondiale (Marsh). Le prestazioni sanitarie si riferiscono sia ai cosiddetti “grandi interventi” (per i quali si registra una bassa frequenza), sia ad altre tipologie di intervento di più alta frequenza.

Nel primo gruppo rientrano gli interventi per patologie oncologiche, cardiologiche, altre gravi patologie, comprese le visite preparatorie e di controllo nei 3 mesi precedenti e nei 3 mesi successivi. Nel secondo gruppo (prestazioni ad alta frequenza) rientreranno le cure dentarie (con una seduta per igiene dentale e una visita), la prevenzione oncologica differenziata per genere, le spese collegate al parto (naturale e cesareo); previsto anche contributi per la non autosufficienza e per una più ampia diagnostica finalizzata alla prevenzione in generale.

Nel capitolato, come elementi preferenziali, potranno essere compresi anche l’impiantologia e l’eventuale allargamento ad altre prestazioni specialistiche.

La CISL Scuola nel proprio intervento ha ribadito anzitutto la necessità di estendere, come ipotizzato dall’Amministrazione, l’assistenza sanitaria integrativa anche ai supplenti con contratto a tempo determinato fino al termine delle attività didattiche: un impegno in tal senso dovrebbe essere contenuto in una dichiarazione congiunta da allegare al testo del Contratto Integrativo.

Ha richiesto inoltre la costituzione di un apposito organismo di partecipazione composto pariteticamente tra le parti firmatarie del CCNI, col compito di monitorare, nel corso del quadriennio, l’efficacia dell’assicurazione sanitaria oltre che l’eventuale necessità di aggiornamenti delle clausole contrattuali.