Il parere del CSPI sul provvedimento riguardante le disposizioni in merito alle sezioni e ai corsi di differenziazione didattica Montessori

Nell’adunanza plenaria svoltasi ieri, 21 maggio, in modalità telematica, il Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione (CSPI) ha espresso all’unanimità parere favorevole, auspicando l’accoglimento dei suggerimenti/riflessioni proposti, riguardo lo schema di decreto ministeriale recante «Disposizioni in merito alle sezioni a metodo didattico differenziato Montessori e ai corsi di differenziazione didattica Montessori, ai sensi dell’articolo 2, commi 1, lett. d), e 7 della legge 1° ottobre 2024, n. 150».

Il CSPI nel merito del provvedimento esaminato

  • ricorda, in primis, la disposizione legislativa che ha previsto la predisposizione dello specifico decreto, “guida completa per un’attuazione regolare del metodo Montessori“;
  • esprime apprezzamento sia in merito al decreto in esame sia per la riconduzione a ordinamento della sperimentazione nazionale di scuola secondaria di primo grado ispirata ai principi del metodo “Montessori”, autorizzata con D.M. n. 237/2021, che ha permesso anche una riflessione sull’aggiornamento dell’offerta pedagogica e didattica di questo grado scolastico, da sempre e da più parti auspicata, e la realizzazione della continuità educativo-didattica tra scuola primaria e scuola secondaria di primo grado;
  • auspica un’attenzione particolare per promuovere la valorizzazione del servizio di insegnamento prestato dai docenti di scuola secondaria di primo grado nell’a.s. 2024/25 e negli anni scolastici relativi a detta sperimentazione, ai fini del computo dei periodi nell’ambito dell’obbligo di permanenza quinquennale su cattedre e posti per l’insegnamento con metodo didattico differenziato;
  • sottolinea che la ricerca scientifica più avanzata conferma la solidità dei principi scientifici dell’educazione montessoriana e la conseguente validità del metodo: «L’identità montessoriana non è solo una opzione educativa e didattica; essa può essere pensata come una coordinata ideale e scientifica per l’educazione futura, garantita, come si evince dal decreto in esame, da una formazione altamente qualificata»;
  • apprezza la definizione puntuale del profilo del docente, secondo quanto previsto, per i distinti gradi, rispettivamente agli allegati A/1, A/2, A/3, parte integrante del decreto in esame;
  • suggerisce di inserire nell’Allegato B che «gli Uffici scolastici Regionali, in accordo con l’Opera Nazionale Montessori-ETS, predispongono un elenco di formatori dei corsi di differenziazione didattica Montessori»;
  • suggerisce, altresì, di porre attenzione alle necessità di docenti formati nelle scuole montessoriane, con eventuale maggiore flessibilità dell’accesso ai corsi di differenziazione didattica da parte degli studenti iscritti a scienze della formazione primaria.

Oltre a quanto premesso, il CSPI suggerisce alcune modifiche dell’articolato per meglio facilitare organizzativamente una migliore attuazione del decreto in esame.

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