Nell’adunanza plenaria svoltasi ieri, 14 maggio, in modalità telematica, il Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione (CSPI) ha espresso all’unanimità parere favorevole riguardo la deliberazione della Giunta provinciale di Bolzano n. 198 del 25.3.2025 recante «Indicazioni provinciali per le scuole primarie e secondarie di I grado delle località ladine. Innalzamento del monte-ore annuale della disciplina “Movimento e sport”».
Il CSPI nel merito del provvedimento esaminato
- segnala che la su indicata deliberazione ha come obiettivo quello di procedere all’adattamento del quadro-orario delle scuole primarie, previsto dalle Indicazioni provinciali per le scuole primarie e secondarie di primo grado delle località ladine della provincia di Bolzano, alle disposizioni introdotte dalla legge n. 234/2021, che ha disposto l’orario aggiuntivo (due ore) dell’insegnamento di educazione motoria nelle classi quarte e quinte di scuola primaria;
- ricorda che nel corso degli anni scolastici 2023/24 e 2024/25 è stato sperimentato presso diverse scuole primarie delle località ladine un aumento del monte-ore annuale della materia “Movimento e sport” in ciascun anno di corso della scuola primaria e che per tale sperimentazione – i cui esiti sono stati analizzati dallo specifico “servizio provinciale di valutazione” – il CSPI ha reso parere positivo nella seduta plenaria del 12.4.2023;
- sottolinea che l’innalzamento del monte-ore annuale di detta disciplina, previsto a decorrere dall’a.s. 2025/26, comporterà un aumento da 34 a 68 delle ore di insegnamento in ciascun anno di corso della scuola primaria;
- apprezza l’aumento del monte-ore annuale destinato all’educazione motoria sin dalla classe prima della scuola primaria, permettendo ai bambini l’assunzione di comportamenti e stili di vita funzionali alla crescita armoniosa, alla salute, al benessere psico-fisico e al pieno sviluppo della persona;
- apprezza, altresì, che l’insegnamento della disciplina “Movimento e sport” sia effettuato dai docenti curricolari che, oltre a garantire un utilizzo funzionale delle risorse umane, permettono di procedere, nella pratica didattica e in maniera flessibile, a creare le interconnessioni con le altre discipline, superando il rischio di un’eventuale “secondarizzazione” dell’insegnamento che può derivare dall’assegnazione della disciplina ad uno specialista non formato per la scuola primaria.
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