Informativa del Ministero sulla bozza di decreto per le assunzioni in ruolo dei docenti di religione cattolica per il 2024/25

Per l’anno scolastico 2024/2025 il numero dei posti vacanti e disponibili per l’insegnamento della religione cattolica, considerando il 70% della dotazione organica, è pari a 7.620 unità totali (di cui 3.646 nella scuola dell’infanzia e nella primaria 3.974 nella scuola secondaria di I e II grado).

Lo ha reso noto l’Amministrazione nel corso dell’incontro di informativa che si è svolto in data 8 agosto tra la Direzione Generale del personale scolastico del Ministero e le Organizzazioni Sindacali, alle quali è stata illustrata la bozza del decreto relativo alle immissioni in ruolo del personale di religione cattolica.

Nelle more dell’espletamento del concorso ordinario e della procedura straordinaria, le immissioni in ruolo continueranno a essere effettuate mediante scorrimento delle residue graduatorie generali di merito del vecchio concorso 2004. Il contingente complessivo di 406 posti disponibili per le assunzioni a tempo indeterminato, corrispondente al numero delle cessazioni registrate nell’anno scolastico 2024/2025, è ripartito in contingenti regionali sulla base delle cessazioni effettive riscontrate in ciascuna Regione, ed è proporzionato ai posti disponibili in organico. Questo numero tiene ovviamente conto della consistenza delle graduatorie dei concorsi riservati del 2004.

Le assunzioni saranno disposte utilizzando le graduatorie di merito dei concorsi banditi con decreto dirigenziale 2 febbraio 2004, esclusivamente tenendo conto dei posti vacanti e disponibili in organico di diritto corrispondenti ai due distinti ruoli previsti dall’articolo 1 della legge n. 186/2003. Di fatto, considerate le disponibilità delle GM residue, presenti soltanto in poche realtà regionali, sarà possibile coprire con le nomine solo 99 posti, circa il 25% del contingente totale.

Sulla base di tutto ciò la CISL Scuola, convinta che sia indispensabile dare stabilità al lavoro di tanti insegnanti assunti con reiterati contratti precari, e stante l’esigenza di assicurare il buon andamento del servizio scolastico, ha ancora una volta ribadito la necessita di concludere, nel più breve tempo possibile, l’iter delle procedure concorsuali straordinarie, raccomandando di accelerare quanto più possibile la pubblicazione dei bandi dei concorsi ordinari.