CONVOCATI I PRECARI DELLA SCUOLA PER UN’ASSEMBLEA PROVINCIALE STRAORDINARIA IL 15 DICEMBRE 2014 ALLE ORE 15:30 PRESSO LA SCUOLA MEDIA UMBERTO I^ DI FROSINONE.
Molto interesse, clamore e soprattutto speranze tra i precari della scuola sta suscitando la Sentenza della Corte di Giustizia Ue del 26 novembre che ha dichiarato contraria alla normativa europea la procedura italiana di rinnovo dei contratti a termine nella scuola «che autorizzi, in attesa dell’espletamento delle procedure concorsuali per l’assunzione di personale di ruolo delle scuole statali, il rinnovo di contratti di lavoro a tempo determinato per la copertura di posti vacanti e disponibili di docenti nonché di personale Ata».
Nella sentenza la Corte di Giustizia UE afferma a chiare lettere che la normativa italiana è totalmente sprovvista di una regolamentazione che disciplini la stipula di rapporti di lavoro a tempo determinato che garantisca i lavoratori dall’abuso della reiterazione dei contratti a termine e che tale normativa non prevede nemmeno l’ipotesi del risarcimento del danno.
Finalmente viene sancito dai giudici UE quanto la Cisl Scuola va affermando con forza, con impegno e perseveranza. Da anni la CISL Scuola ha fissato quale obiettivo prioritario la stabilizzazione delle forme di lavoro precario, presenti nel nostro sistema scolastico in percentuali ancora troppo alte e che non trovano plausibili giustificazioni.
Dobbiamo però precisare che il pronunciamento non ha effetti immediati nel nostro Paese, in quanto rimanda alla giustizia italiana la risoluzione della questione; non sarà quindi facile arrivare ad una soluzione in tempi brevi e sarà probabilmente necessario avviare nuovi contenziosi in Italia. Il primo problema risiede nell’individuazione precisa dei rinnovi contrattuali illegittimi secondo la Corte Europea.
Abbiamo, già prima della pronuncia della Corte di Giustizia Europea, promosso numerosi ricorsi al Giudice del Lavoro, ma, come detto, la sentenza UE del 26 novembre apre nuove prospettive e nuovi scenari in alcuni casi complessi e di non immediata soluzione.
Riteniamo pertanto doveroso promuovere a livello provinciale un’assemblea informativa rivolta ai precari docenti ed ATA che si terrà lunedi’ 15 dicembre 2014 alle ore 15:30 presso la Scuola Media Umberto I di Frosinone (vicino al Campo CONI), alla presenza del Segretario Generale Michele Sorge e dei legali convenzionati.
Tutti i nostri consulenti sono comunque a disposizione nelle sedi provinciali CISL Scuola per dare informazioni e per raccogliere le eventuali adesioni al ricorso al giudice del lavoro per quei precari che rientrano nella casistica prevista dalla sentenza UE
Tutte le informazioni al riguardo sono sul nostro sito www.cislscuolafrosinone.it
L’incontro del 15 dicembre è aperto anche a coloro che avessero già avviato precedenti procedure al giudice del lavoro per valutare gli effetti della sentenza UE sulle cause già pendenti.
L’impegno della CISL Scuola non si è fermato però esclusivamente alla promozione di azioni giudiziali, ma si è sviluppato soprattutto sul piano dell’iniziativa politico-sindacale, perché la stabilizzazione del lavoro fosse perseguita e garantita attraverso coerenti e conseguenti scelte politiche e legislative e non affidata solo agli esiti del contenzioso individuale.
In questi anni difficili, caratterizzati da una gravissima crisi economica, se già più di centomila precari della scuola (docenti e ATA) sono stati stabilizzati, indipendentemente dalla condanna della UE, è grazie agli accordi promossi e sottoscritti dalla CISL Scuola e dalle altre organizzazioni sindacali (non tutte in verità!!!). Tali accordi, sottoscritti con i vari governi che si sono succeduti alla guida del Paese, hanno sbloccato migliaia di assunzioni a tempo indeterminato di personale precario che da anni aspettava l’immissione in ruolo.
Abbiamo difeso con forza gli accordi sottoscritti dagli attacchi (a volte andati anche oltre i limiti della legittima e naturale dialettica politico-sindacale) di altre organizzazioni sindacali che hanno rifiutato, inspiegabilmente secondo noi, di apporre la loro firma, in quanto crediamo che la stabilizzazione dei lavoratori precari sia un valore imprescindibile nella vita delle persone, ma ancor di più perché riteniamo che i settori della formazione e dell’istruzione abbiano bisogno più di altri di riferimenti certi.
I giovani che intraprendono il loro percorso formativo necessitano di una guida attenta, consapevole e stabile che, per le problematiche insite nella fase adolescenziale, la famiglia da sola non può dare; lavoratori precari che da un anno all’altro sono costretti a ricollocarsi non possono dare continuità ai percorsi di formazione e ai progetti intrapresi
Un elemento della sentenza non abbastanza evidenziato nei primi commenti di stampa è il fatto che nella sentenza si parli chiaramente anche di personale ATA (amministrativi, tecnici e collaboratori scolastici); la sentenza impone infatti di riflettere anche sulle procedure di nomina temporanea di questo personale e questo incontra certamente il favore di chi, come noi, si è sempre battuto per i diritti di tutti i lavoratori. Ancor più se pensiamo che il pronunciamento del 26 Novembre arriva dopo che nel documento di riforma governativo “La Buona Scuola” il personale ATA viene completamente escluso da qualsiasi ipotesi di stabilizzazione a differenza del personale docente per cui si prevedono quasi 150.000 assunzioni a partire dal prossimo anno scolastico.
Del tutto inadeguate e inopportune ci sembrano quindi le prime reazioni alla sentenza UE del Ministro Giannini che ritiene che l’assunzione di 150.000 lavoratori prevista nel documento “La Buona Scuola” dovrebbe comprendere anche la platea degli aventi diritto in questione (e pertanto nessun obbligo ci sarebbe per il Governo per adeguarsi alla pronuncia europea). Il Ministro Giannini dovrebbe fare tesoro delle nostre osservazioni e ammettere finalmente che nei 150.000 che il Governo vuole assumere mancano non solo i precari ATA, ma anche i circa 30.000 docenti supplenti che coprono posti stabili (ma che essendo inseriti solo nelle graduatorie d’istituto e non in quelle provinciali ad esaurimento, vengono nel documento governativo completamente dimenticati). La CISL Scuola, ancor prima della Corte di Giustizia Europea, ha rivendicato per loro attenzione, considerazione e stabilizzazione!!!
La CISL Scuola continua quindi nel proprio impegno a sostegno della stabilizzazione del lavoro e della dignità della persona, e metterà in atto tutte le azioni possibili perché il Governo si muova nella stessa direzione, a partire dallo sciopero per l’intera giornata, indetto da tutti i Comparti del Pubblico Impiego della CISL il 1° Dicembre 2014. Saremo a Piazza Montecitorio, insieme alla nostra Segretaria Generale Anna Maria Furlan, per riconoscere il giusto valore al lavoro nella scuola e nei pubblici servizi, cui è legato l’esercizio di fondamentali diritti di cittadinanza e welfare e per dare stabilità e certezze al lavoro, eliminando il ricorso abnorme a quello precario e rinnovando i contratti collettivi, bloccati oramai da 6 anni.
Il Segretario Generale
CISL Scuola Frosinone
Michele Sorge
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