Delle 54.000 assunzioni annunciate dal Ministro Valditara, 48.504 sono di aspiranti inseriti nelle graduatorie dei concorsi e dalle GAE, mentre 6.022 interessano i docenti di religione cattolica e riguarderanno il concorso straordinario bandito nel 2024. Le 48.000 assunzioni su posto comune e di sostegno non assicurano, come avremmo voluto, la copertura totale del 100% dei posti disponibili, ancorché siano solo 5.000 i posti accantonati per il prossimo concorso ordinario, per il quale si aggiungeranno anche i posti derivanti dai pensionamenti del 2026 e 2027.
Difficile accettare la logica di un ennesimo concorso, quando si prevede la costituzione, nel 2026, degli elenchi regionali degli idonei, come stabilito solo un mese fa dal decreto-legge scuola.
Ci viene fatto osservare che questo concorso è una scelta obbligata, imposta dalle regole del PNRR: noi ci auguriamo che si possa quanto prima chiudere la stagione assurda dei concorsi a raffica, per passare a un reclutamento a due canali che rivendichiamo già dal 2015.
Di particolare rilievo, quest’anno, le assunzioni dei docenti IRC, che per la prima volta avvengono sulle effettive disponibilità e non solo sui posti liberati dai pensionamenti. Grazie al concorso straordinario rivolto agli insegnanti con incarico almeno triennale, e ad una norma rivendicata dalla CISL Scuola e recepita in un decreto già convertito in legge, le graduatorie degli incaricati saranno utilizzate per coprire tutti i posti vacanti in attesa dello svolgimento del concorso ordinario appena avviato.
Anche in questo settore si afferma un principio di stabilizzazione per il quale la CISL Scuola si è sempre fortemente impegnata.
Roma, 14 luglio 2025
Ivana Barbacci, segretaria generale CISL Scuola
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