Incontro fra sindacati e ministero su reclutamento e mobilità della dirigenza scolastica

Si è svolto il 6 maggio l’incontro di informativa che la CISL Scuola con altre organizzazioni sindacali aveva chiesto sulle prossime assunzioni e circa la gestione della mobilità interregionale.

Nel corso dell’incontro sono stati forniti dati sul numero delle reggenze e sugli andamenti occupazionali relativamente al corrente anno scolastico.

Le scuole in reggenza nel corso del 2024/2025 sono state 452, di cui ben 138 in deroga per gli effetti del mancato dimensionamento. Il prossimo anno le scuole in deroga saranno solo (si fa per dire) 73.

In totale quest’anno sono stati assunti dalle varie procedure 585 dirigenti scolastici, di cui 519 dalla procedura riservata, la cui graduatoria è stata scorsa sino alla posizione 543.

Non sono invece ancora disponibili dati consolidati sui pensionamenti. È probabile che un quadro sufficientemente attendibile della situazione si possa avere soltanto verso la fine di maggio. A rendere più complessa la sua definizione concorrono le innovazioni introdotte in materia di pensioni.

Nel frattempo, si avviano a conclusione le procedure del concorso ordinario e si pensa di chiudere in tempo utile per le assunzioni anche in Campania, dove si avrà una nuova calendarizzazione della prova orale a seguito dell’integrazione della Commissione.

I dati disponibili non consentono di fare previsioni sul numero di assunzioni e di calcolare l’effetto di incrocio tra procedura regionale del concorso ordinario e quella nazionale dello straordinario. L’amministrazione ha comunque assicurato che riconvocherà le organizzazioni sindacali non appena saranno disponibili dati consolidati.

In generale, l’amministrazione ha espresso l’intenzione di procedere al recupero pieno dei posti del concorso ordinario utilizzati quest’anno per le assunzioni dal riservato, tenuto conto delle disponibilità assunzionali. Occorre verificare la possibilità di trovare soluzioni che consentano comunque di scorrere anche la graduatoria del riservato, approfittando anche del fatto che non in tutte le regioni sono stati utilizzati gli accantonamenti, che in alcune situazioni il numero dei vincitori è inferiore al numero dei posti disponibili e che le due procedure sono una regionale e l’altra nazionale e quindi attingono ad un bacino differente di posti. Tuttavia, una valutazione di fattibilità sarà possibile solo quando i dati regionali relativi alle sedi vacanti saranno disponibili.

C’è comunque da registrare una contrazione dell’organico, considerato che i 7.461 istituti attualmente esistenti si ridurranno a 7.401, al di là delle sedi in deroga.

Un’importante novità è invece emersa nella gestione della mobilità interregionale che, come la CISL Scuola aveva ripetutamente richiesto, avverrà attraverso una piattaforma. Questo consentirà una maggiore trasparenza e celerità nella gestione delle domande. Sarà possibile indicare la priorità sulla regione e anche, se lo si desidera, sulla provincia; tutte le dichiarazioni che già erano previste sulla domanda cartacea potranno essere rese attraverso il sistema informatico. Si tratta di un’innovazione molto attesa, da accogliere pertanto con grande soddisfazione in quanto destinata a garantire chiarezza e certezza nelle operazioni di mobilità.