Il percorso per rinnovare il contratto ha preso oggi concretamente e formalmente il via. Gli impegni assunti dalla ministra Fedeli
consentono di delinearne le tappe e i tempi, che cercheremo di accelerare quanto più possibile. A partire dalla prossima settimana partiranno i tavoli tecnici, articolati secondo le specificità di ogni settore, che giustamente vanno salvaguardate nell’ambito della nuova e più ampia struttura del comparto. Gli incontri sono stati già calendarizzati (per il settore scuola 21 giugno, 28 giugno e 3 luglio), in modo che la fase istruttoria si concluda ai primi di luglio e si possa subito dopo procedere all’emanazione dell’atto di indirizzo e all’apertura del negoziato all’ARAN.
Nel merito, è chiaro che i margini a nostra disposizioni non consentono certo di soddisfare, sul piano economico, tutte le attese del personale della scuola, né di recuperare interamente lo scarto esistente con le retribuzioni medie europee. Questo resta comunque per noi un obiettivo irrinunciabile e il nuovo contratto dovrà segnare un primo passo in quella direzione. L’importanza, la complessità e la gravosità del lavoro nella scuola meritano da tempo un riconoscimento più adeguato. È un discorso che riguarda tutte le professionalità, dal personale ATA a quello educativo e docente, ai dirigenti scolastici.
Ma c’è per noi anche un altro obiettivo molto importante, che è quello di ricondurre alla regolazione in sede contrattuale di tutto ciò che riguarda il rapporto di lavoro. Si tratta in questo senso di muoversi in coerenza con le linee di indirizzo definite nell’intesa del 30 novembre scorso. Apprezziamo molto che la ministra Fedeli vi abbia fatto esplicito riferimento: per noi sarà un punto fermo nella trattativa, dalla quale dovrà uscire anche un quadro precisamente definito dei livelli di contrattazione.
Si dovrà infatti tenere conto di innovazioni introdotte per legge, come nel caso ad esempio delle reti di scuole, punti di una rinnovata governance del sistema da cui le relazioni sindacali non possono certamente rimanere escluse. Ridare spazio e senso alla contrattazione, a partire da quella che si svolge in ogni singola scuola, significa per noi riaprire spazi di confronto e di responsabilità condivise, a tutto vantaggio del buon governo delle istituzioni scolastiche, per migliorare efficacia e qualità del servizio.
Roma, 14 giugno 2017
Maddalena Gissi, segretaria generale Cisl Scuola