Scuola e pubblico impiego: modificare i decreti Madia e andare al nuovo contratto

Riportiamo il comunicato stampa del 2 marzo 2017 di Cisl Scuola, rispetto a questioni legate ai decreti Madia e al nuovo contratto.

Segue i comunicato stampa unitario, CGIL, CISL, UIL  

Modificare i decreti Madia e andare rapidamente al nuovo contratto

Occorre introdurre agli schemi di decreto le modifiche necessarie perché le principali materie connesse alla condizione e all’organizzazione del lavoro siano riconsegnate senza alcuna ambiguità alla contrattazione. Questo chiede la Cisl Scuola, condividendo pienamente il giudizio di insufficienza e le preoccupazioni espresse dai responsabili confederali sui decreti riguardanti il lavoro pubblico, assunti in via preliminare dal Governo la settimana scorsa e di cui sono finalmente disponibili i testi ufficiali. Numerose e pesanti sono state le invasioni di campo su materie di natura contrattuale operate con la legge 107/2015, e questo spiega perché sul rafforzamento delle prerogative negoziali prema con forza la Cisl Scuola, peraltro impegnata da settimane insieme alle altre organizzazioni in una trattativa importante e delicata in materia di mobilità del personale, con nodi politici che possono trovare soluzione positiva proprio attraverso una coerente applicazione all’intesa del 30 novembre. Il rischio, segnalato dai responsabili confederali del pubblico impiego, è ad oggi quello di un ulteriore allontanamento rispetto a quanto sottoscritto da Governo e Sindacati in quell’intesa; i sindacati chiedono di rendere più esplicito nei decreti ciò che quell’accordo prevede, ossia che le norme vigenti devono essere modificate in direzione di una chiara e piena affermazione del primato da riconoscere alla contrattazione come fonte regolativa del rapporto di lavoro pubblico.

L’impegno del sindacato a questo punto si concentra sul confronto col Governo e con le Commissioni Parlamentari nel corso dell’iter che dovrà portare all’approvazione definitiva dei provvedimenti, con l’obiettivo di ottenerne le necessarie modifiche. Accanto a questo, confederazioni e federazioni di categoria chiedono di avviare da subito le procedure per il rinnovo dei contratti, provvedendo all’emanazione degli atti di indirizzo all’ARAN, adempimenti preliminari all’apertura del negoziato.

“Riconoscere in modo più adeguato il lavoro del personale della scuola – ha detto Maddalena Gissi intervenendo al Congresso Territoriale Cisl Scuola di Napoli – è assolutamente doveroso verso docenti, personale ATA e dirigenti che sono tra i meno pagati d’Europa; professionalità diverse, impegnate ogni giorno nel difficile compito di istruire, educare e formare le giovani generazioni sono una risorsa fondamentale per il Paese, assolvono un compito insostituibile, troppo spesso reggendo in solitudine il peso di responsabilità enormi. Vogliamo un contratto – ha aggiunto – che ci sostenga nel nostro lavoro anche riconoscendo e valorizzando la partecipazione e il coinvolgimento dei lavoratori come fattori essenziali di supporto all’innovazione e alla crescita di qualità del servizio. È la via da seguire anche per consolidare un positivo rapporto con le famiglie e più in generale con utenti che sono giustamente esigenti nei confronti dei servizi pubblici e della scuola in particolare”.

COMUNICATO STAMPA UNITARIO CGIL CISL UIL P.A.: Cgil, Cisl, Uil, decreti insufficienti, modificare testi e aprire stagione contrattuale

Roma, 1 marzo – “Confermiamo il giudizio di insufficienza già espresso nel corso dell’audizione delle parti sociali ed esprimiamo su molti punti preoccupazioni aggiuntive circa il rischio di una ulteriore distanza con quanto definito dall’accordo siglato il 30 novembre 2016 da Governo e organizzazioni sindacali”. Così i segretari confederali di Cgil, Cisl e Uil Franco Martini, Maurizio Bernava e Antonio Foccillo in merito agli schemi dei decreti in materia di lavoro pubblico assunti in via preliminare dal Consiglio dei Ministri di giovedì 23 febbraio.

“Cgil, Cisl e Uil – sostengono i segretari confederali – ribadiscono che le modifiche alle norme vigenti devono rendere chiara la piena affermazione della funzione della contrattazione nel lavoro pubblico, dopo gli otto anni di blocco, attraverso l’esplicito trasferimento dalla legge alla contrattazione delle principali materie connesse alla condizione e alla organizzazione del lavoro”.

“Per questo – proseguono – l’iter che porterà all’approvazione definitiva dei provvedimenti vedrà impegnate le segreterie di Cgil, Cisl e Uil, con le Federazioni di categoria e il coinvolgimento delle lavoratrici e dei lavoratori pubblici, in un confronto con il Governo e nell’interlocuzione di merito, e non formale, con le Commissioni parlamentari e la Conferenza Unificata per la modifica dei contenuti non ancora coerenti con gli obiettivi condivisi con l’accordo del 30 novembre”.

“Al tempo stesso – concludono Martini, Bernava e Foccillo – rinnoviamo la richiesta di una rapida apertura della stagione contrattuale, con l’emanazione degli atti di indirizzo all’ARAN, che devono a loro volta essere conformi con la medesima intesa del 30 novembre”.