Con una nota del 6 febbraio scorso, il Miur ha fornito indicazioni per l’applicazione alle istituzioni scolastiche della “scissione dei pagamenti” prevista dalla Legge di Stabilità all’art. 1 c. 629, lettera b). Per effetto del meccanismo introdotto, le pubbliche amministrazioni (comprese le scuole) debbono versare l’IVA direttamente all’erario, invece che ai fornitori. Le istituzioni pagheranno a questi ultimi solo l’imponibile, versando direttamente all’erario l’imposta.La “scissione dei pagamenti” si applica alle operazioni fatturate a partire dal 1° gennaio 2015, per le quali l’esigibilità dell’imposta si verifica successivamente alla stessa data.Le scuole, in quanto titolari di conti presso la Banca d’Italia, dovranno utilizzare il modello F24 enti pubblici e il versamento dell’IVA dovrà essere effettuato entro il giorno 16 del mese successivo a quello in cui l’imposta diviene esigibile.Il versamento potrà avvenire per singola fattura oppure cumulativamente per tutte le fatture per le quali l’imposta è divenuta esigibile nel mese precedente.La nota chiarisce che le istituzioni scolastiche potranno già versare l’IVA divenuta esigibile nel mese di gennaio scorso, entro il 16 del mese corrente.In caso di controlli dovrà essere esibita tutta la documentazione utile, tra cui le fatturazioni elettroniche, così da consentire la verifica della corrispondenza tra l’importo dell’IVA dovuta e quella versata.E’ da segnalare che è prevista un”azione di monitoraggio affidata all’Agenzia delle Entrate.
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