Concluso il confronto fra sindacati e Ministero sul mutamento degli incarichi dirigenziali

Si è concluso ieri, 10 giugno, il confronto sul mutamento degli incarichi dirigenziali. L’Amministrazione ha proposto una bozza di circolare che sostanzialmente recepisce le osservazioni delle organizzazioni sindacali e sulla quale durante l’incontro sono state apportate ancora modifiche per la correzione di alcuni refusi.

È stato specificato, anche se questo avveniva già in molte regioni ed è indicato nell’articolo 13 del CCNL del 2006, che le sedi affidate per incarico nominale sono comunque disponibili per altro incarico. Inoltre, è stata introdotta nelle fasi c) e d) una precedenza per i dirigenti che, a seguito del dimensionamento della rete scolastica, sono stati assegnati a una sede fuori provincia oppure nella medesima provincia, ma considerata disagiata (ad esempio se a più di 30 km di distanza dalla sede di precedente assegnazione o se di difficile raggiungimento per le caratteristiche orografiche).

L’Amministrazione ha accolto la richiesta di rendere nota, prima della scadenza della domanda di mutamento di incarico, la fascia assegnata alle istituzioni scolastiche. È stata così presentata una piattaforma che sarà aperta da domani e che consentirà ai dirigenti di aggiornare i dati su cinque indicatori, mentre gli altri dati saranno recuperati dal sistema SIDI.

La piattaforma sarà aperta sino al 16 giugno e i dati saranno poi consolidati dagli USR entro il 26 giugno.

La scadenza della domanda per la mobilità è prevista per il 1° luglio.

Per la definizione del punteggio di fascia saranno considerate le informazioni presenti a sistema entro la data del 16 giugno, mentre saranno irrilevanti eventuali mutamenti intervenuti successivamente. La profilazione dei dirigenti scolastici sulla nuova piattaforma segue un percorso autonomo che è illustrato nella circolare.

Rimane ancora aperto il tema relativo alla definizione dei contingenti per individuare la quota destinata alla mobilità interregionale, emerso nel precedente incontro. Infatti, sono ancora in corso le annunciate interlocuzioni con l’ufficio legislativo del Ministero, che ad oggi non ha fornito un orientamento sull’interpretazione da adottare. In tal senso, la CISL Scuola ha chiesto che vi sia una ulteriore riunione di informazione non appena l’Amministrazione avrà definito la sua posizione.

In alcune regioni l’adozione di una o di un’altra modalità di calcolo è sostanzialmente indifferente, perché incide la restituzione al concorso ordinario dei posti utilizzati lo scorso anno per la mobilità interregionale e per il concorso riservato, oppure perché alcune regioni non sono destinatarie di un numero alto di richieste di mobilità interregionale, come nel caso delle regioni del Nord. Ma in altre regioni può essere fortemente incidente.

L’Amministrazione ha assicurato che fornirà l’informazione richiesta, anche relativamente alla definizione delle quote di assunzione tra concorso ordinario e riservato, successivamente alla mobilità interregionale.

Infine, è stato comunicato che anche il concorso in Campania è avviato a conclusione, prevedibilmente entro l’11 luglio prossimo.